DIMISSIONI PER GIUSTA CAUSA E SENZA PREAVVISO

Che poi a sentirsi insoddisfatti ci si fa l’abitudine? Non nel senso che ad un certo punto si convive pacificamente con questa insoddisfazione (o almeno non credo!), quanto piuttosto che ad un certo punto diventa una regola trovare dei motivi per sentirsi tali..

Esiste addirittura l’insoddisfazione cronica. Ci sono articoli di stimati professionisti che ne indagano le cause e che scavano nelle radici più profonde del problema riuscendo perfino a suddividere le persone in gruppi, sulla base del conseguente atteggiamento. Rimando a loro per più ampi approfondimenti e ragionamenti.

Io oggi mi interrogo solo su quello specifico meccanismo che si innesca cercando motivi per cui biasimarsi autocriticandosi.

“Un giorno avrei dovuto far meglio, il giorno dopo – o magari nello stesso giorno – avrei dovuto comportarmi diversamente, avrei dovuto mettere in pratica i buoni propositi, avrei dovuto farmi scivolare addosso una situazione …(oh… quanto potrebbe esser lungo l’elenco!)”.

Per chi ne soffre diventa un lavoro a tempo pieno per cui si timbra il cartellino ogni volta che si ha un po’ di tempo libero.

Come qualunque professione svolta senza passione, questo atteggiamento procura frustrazione, malessere, disagio e finanche sofferenza.

Ma come si fa a licenziarsi da se stessi? Potrebbe bastare inviarsi una bella lettera di dimissioni per giusta causa e senza preavviso?

[Nome e Cognome]
[Indirizzo]
[Data]

[Nome e Cognome del destinatario = A NOME E COGNOME DI CUI SOPRA]
[Indirizzo del destinatario = AD INDIRIZZO DI CUI SOPRA]

Gentile [Nome del destinatario],

Con la presente, vi comunico le mie dimissioni dalla posizione di [titolo del lavoro = PERSONA ADDETTA ALLA SFINENTE AUTOCRITICA PER QUALSIVOGLIA PRETESTO], con effetto immediato.

A causa di circostanze personali impreviste, non sono in grado di fornire un preavviso. Mi scuso per eventuali disagi causati e vi ringrazio per le opportunità che mi avete offerto.

Cordiali saluti,

[Il tuo nome]

Ecco fatto!